X Legislatura – Tornata del 17 maggio 1869
(Cotesti congedi sono accordati.)
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venire a votare ad uno per volta, onde i signori segretari possano con esattezza prendere appunto di quelli che sono presenti.
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giudicherà, ed io sono perfettamente tranquillo sul suo giudizio. Dirò di più: sono anche tranquillo sul giudizio del paese, per cui anche alle ultime
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Io sono persuaso che egli, di queste domande (perdoni se furono tre, anzichè due sole) che ebbi l'onore d'indirizzargli, vorrà tener conto, sia per
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particolareggiata appena ne avrò tutti i dati che ancora non mi sono pervenuti.
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In primo luogo la Camera sa che vi sono quattro nuovi ministri nel Gabinetto, e naturalmente io ho creduto mio dovere, prima di presentare queste
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sono necessari per fare un lavoro circostanziato e completo; circa la questione della moneta di rame, io presenterò il rendimento di conti, che è già
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, egli chiamò il perno del suo sistema, la tassa del macinato. Parrebbe a me cosa molto savia ed opportuna; ma potrebbe egli soggiungere che io non sono
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Aggiungo ancora che i ministri, i quali sono rimasti in carica, non ebbero nemmeno da prestare un nuovo giuramento.
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Facciamo una ipotesi. Immaginiamo, per esempio, che gli elettori dei tre ministri, i quali sono tornati su quei banchi disapprovassero questo loro
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testè l'onorevole presidente, cioè che gli antecedenti della Camera sono precisamente l'opposto dell'opinione emessa dall'onorevole Ricciardi. Diffatti
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Accademia della crusca
